lunedì 27 settembre 2010

mammafia, sacchette e bavaglini

Il Nano ha iniziato il nido.

Se non avessi il dubbio di essere ottenebrata dall'orgoglio materno direi che è il più espressivo e parlante di tutti.
Ma secondo me non mi sbaglio di molto.

Lui sta bene, gioca, ha una passione smodata per un passeggino rosso per il quale litiga con Agnese, la figlia della mia amica Paola. Per ora si menano alla pari, poi si vedrà.

Il primo giorno di inserimento una mamma ha fatto foto per un'ora. Quante foto puoi fare ad un nano obeso di un anno?
"oh, guarda amore, questo eri tu il primo giorno di nido" "e qui eri tu 5 minuti dopo. e qui 3 minuti dopo". Oddio.

Ho scoperto con un brivido gelato lungo la tempia che c'è una gara non scritta per il livello di ricamo delle sacchette e dei bavaglini.
Ai bambini non gliene frega niente, le mamme si giudicano ferocemente.
"pensa che LEI non ha nemmeno dedicato un po' di tempo a ricamare la sacchetta di suo FIGLIO... io quest'estate sotto l'ombrellone ho fatto una margherita...io un drago che sputa fuoco...io il ritratto della nonna morta, sai ci era così affezionato"

Qui urge un'azione contenitiva altrimenti mi sa che non ne esco viva.
Dovrei avere ancora da qualche parte i bavaglini che zia Cocaina ha ricamato pre-nascita del Nano.
Potrei anche spacciarli per miei, no?

it's not my favourite but I think you can eat

che è la frase che la Heidi ha pronunciato una sera a cena davanti all'ossobuco con piselli e che rimane un po' la frase emblema di questo periodo.