venerdì 30 ottobre 2009

Sono in ritardo di almeno 20 minuti, spero che Stephanie, la nostra babysitter, non mi stia aspettando di sotto. Non c'è. Ottimo. Nascondo i sacchetti nell'antibagno e salgo di sopra dove mio figlio di 10 mesi mi sta aspettando. Il Nano mi accoglie con un sorriso sdentato e un'entusiasta manata in faccia mentre Stephie mi racconta la sua giornata. E' che oggi proprio non c'è l'ho fatta. Sono passata davanti al negozietto dietro l'ufficio, sono entrata e zac! In 15 minuti me ne sono ripartita con due sacchetti di roba e una nuova migliore amica, la proprietaria, Iole, che mi chiama amore e mi dà roba su roba da provare. Ormai mi sono data allo shopping compulsivo, veloce, famelico. Non l'ho ancora detto alla mia analista perchè ho paura di sapere che cosa significhi. Ignorance is bliss. Intanto mi ritrovo con 200 euro in meno che spero di giustificare al Dottore con l'esigua lunghezza dei vestitini che ho comprato. Lui apprezzerà di sicuro e non sarà l'unico. Già mi vedo il Mostro domani fare i soliti commenti. C'è da dire che a trent'anni, con un fisico provato da una gravidanza e dalla forza di gravità, una prende i complimenti da dove arrivano...