martedì 29 dicembre 2009

encription

Ci sono cose che non riesco a dire a me stessa, figuriamoci alle amiche.

lunedì 28 dicembre 2009

le mie deadlines scadono sempre ieri

Sono incazzata con tutti, ma proprio tutti senza eccezione.
Questo fa di me una donna sicuramente meschina, con enormi problemi e con cui è difficile vivere.

Sono arrabbiata con le mie amiche lontane perchè sono lontane
Con quelle vicine perchè non mi capiscono
Con mia madre perchè è partita e non iniziamo nemmeno il dicorso su mio padre perchè potrei non finire
Con il Dottore perchè mi fa fare fatica e non è come voglio io
Con mi cognata perchè è rambiga e ha ZERO gusto
Con i miei suoceri perchè hanno creato un figlio che mi fa fare fatica e comunque perchè sì
E questo solo per parlare dei più vicini ma oggi ce n'è per tutti.
Perchè, secondo voi vado dall'analista così, senza motivo?





pffffffffff adesso mi sento meglio. Cià, vado a lavorare che è ora.

Finalmente anche quest'anno è finito

Ho capito una grande verità.
L'unica cosa che mi piace del Natale è l'albero. E fare i dolci.
Oh, ok, le uniche cose che mi piacciono del Natale sono l'albero e i dolci.
E le luci al buio. Anche quelle mi piacciono. Oh e anche i regali. Ok, ok, adesso la smetto di scrivere di getto e mi concentro.
Allora, secondo me, del Natale mi piace tutto tranne i parenti.
A ben pensarci nemmeno i miei.
Comunque i vari pranzi sono finiti, i parenti salutati e per un anno siamo a posto.
Quindi adesso vi posso dire che ieri ho litigato con il Dottore, ho pianto e poi abbiamo fatto pace.
Tutto è bene quel che finisce bene.

martedì 22 dicembre 2009

Snow white

Sono chiusa in casa con il Nano, senza baby sitter, fuori ci sono 20 centimetri di neve e mancano tre giorni a Natale. Come da copione ho comprato puttanate per i bimbi vari a gogò, regali importanti, invece, neanche uno.
Per dirne una, mancano quello del Dottore e quello per Santacristina, la supersegretaria che tiene dietro a tutte le nostre scartoffie GRATIS (è quindi solo logico che per il suo regalo di Natale io spenda più di tutti gli altri messi insieme).

Da ultimo, il Nano ha scoperto il paging del telefono e mi sta tirando scema. Sono ore che lo fa suonare ininterrottamente e tra un po' lo butto fuori in giardino (il telefono, non il Nano).

Diciamo che dovrei lavorare ma l'idea di essere sotto la neve mi invita invece, chissà perchè, a fare biscotti.
Quindi vi saluto tutti e vi invito più tardi per un caffè.

lunedì 21 dicembre 2009

bye bye baby

Maurone si è preso una cotta pazzesca per la Stephie.
L'ha invitata fuori a cena, le ha preparato dei CD, le ha persino regalato un cactus a forma di cuore (simbolo dell'amore rifiutato??).
Purtroppo per lui la Stephie parte oggi e, detto tra noi, mi mancherà da morire.

venerdì 18 dicembre 2009

ma no, così per dire

Volevo scrivere un post intelligente ma oggi é l'ultimo giorno del seminario. Sono qui da lunedì e sono cotta.
Tra poco è Natale e io non sono pronta e non mi riferisco solo all'albero.
Insomma, fallimento su tutta la linea. Inoltre, sarà che sto leggendo Roth, ma mi sono ritrovata a chiedermi come scopano quelli che sono qui.
La Strega ed io, dopo un'accesa discussione via bigliettino, un po' come a scuola, siamo arrivate ad una classifica concertata.
Vi dirò, a parte qualche sorpresa, se la cavano in pochi.

giovedì 17 dicembre 2009

uno

Oggi è il compleanno del Nano e nevica.
Ieri mia suocera ha telefonato per invitarci a cena per festeggiare suddetto compleanno.
Al che ho risposto che al massimo la invitavo io domenica pomeriggio a mangiare la torta.
Cominciamo male, ed è solo il primo di una lunga serie.

martedì 15 dicembre 2009

I'll play cool anyway

Non lo so
Non me l'aspettavo.
Chissà che cosa volevo
da questa lieve realtà parallela...
Ma adesso che è chiaro a chi tu appartenga veramente
-credimi, non volevo niente di diverso-
siccome non ho deciso io
la fine del gioco
mi sento derubata di una im-possibilità.
Non lo so che cosa mi aspettavo.
Forse di essere solo io a decidere
come avrebbe dovuto essere

venerdì 11 dicembre 2009

domanda 1

Ma quelli che alle 8.20 quando io parcheggio (in ritardo) la macchina sono fuori a far fare la sgambatina al cane...che lavoro fanno??
No ditemelo, eh, che potrei anche pensarci.

giovedì 10 dicembre 2009

the flower said I wish I was a tree...

Ho il raffreddore di quelli che ti cola il naso mentre parli e guando barli barli duddo codì bannagia.
D'altronde il Nano ha come minimo la bronchite grazie alle due bambine smoccolose dei Manci con le quali si è scambiato bave tutto il weekend ma pazienza.
Intanto potrei risollevarmi dall'abisso della depressione non tanto grazie ai preziosi euri che verso all'analista ogni mese quanto al fatto che forse ho trovato la sostituta della Stephie e che la morosa di mio fratello ha accettato di fare da babysitter al Nano per 3 settimane intanto che la Sostituta arriva.
Per il resto che dire, amici, tutto bene; il Mostro è anche simpatico in questo giorni, chissà perchè, mi ha persino dato un lavoro particolarmente bello da fare. Tutto fila piacevolmente, quindi, tra un caffé con Andrea e l'altro.

mercoledì 9 dicembre 2009

double agents lie for a living

Sono un'idiota, meglio che ne prendiate coscienza tutti.
Ho preso la metro nel senso sbagliato e sto perdendo minuti preziosi. Dovevo essere in ufficio alle due cosi il Mostro, non ancora tornato dalla pausa pranzo, non si sarebbe accorto di nulla.
La verità é che sono stata a fare cose col Dottore (non quelle. sempre a pensare il meglio voi, eh?) ma non si può dire e così ho inventato una balla su certi documenti da ritirare per l'assicurazione.
Qualunque cosa tranne ricordargli che ho un marito e un figlio.

domenica 6 dicembre 2009

sono al lago

Siamo scappati con i Manci e le loro due bambine per passare questo ponte fuori Milano. Il Dottore voleva sciare e invece sta lavorando. Le montagne sono bellissime e piene di neve. Le vedo dalla finestra e oggi è uno di quei giorni in cui riesco ad apprezzarle.
Secondo me dovrei andare in letargo, sarebbe molto più naturale. Dormirei un po', leggerei un po', mangerei un po' e poi tornerei a dormire, rintanata al caldo senza pensare a nulla in particolare.
In questo periodo il mio cervello funziona proprio così e non mi concentro su niente.
E poi ho voglia di Natale. Un bel Natale commerciale e luccicoso, con i vapori alla cannella che escono dalla cucina, l'albero con le lucine, la ghirlanda fuori dalla porta, le stelle di natale e la carta dei regali.
In questo pomeriggio di ozio non riesco nemmeno a tenere il filo del discorso per più di una frase...

giovedì 3 dicembre 2009

non riesco a parlarti

Mi escono le parole di bocca, lo so, le vedo,
ma il significato cambia nel breve tragitto tra la mia bocca e la tua
Non si spiega altrimenti
Il nostro non capirci, non risponderci
Non amarci.

mercoledì 2 dicembre 2009

ansia da prestazione

Ieri GAG. Roberto il sadico, che vendica su di noi le sue frustrazioni, ci ha costrette ad una serie infinita di addominali. Li ho fatti solo perché la bilancia ha rivelato 3 insidiosi chili in più che non so giustificare se non addossando la colpa al Nano che di recente ha preso a giocare appassionatamente con la suddetta bilancia.
Sto andando a fare il colloquio per l'inserimento al nido. Neanche dovessi fare entrare il Nano ad Harward.
Poi vi faccio sapere.

lunedì 30 novembre 2009

stress

La Stephanie se ne va a fine dicembre.
Penso di poter affermare con una certa sicurezza che trovare una baby sitter sia molto più difficile che trovare marito.

venerdì 27 novembre 2009

biutiful

La centralinista mi odia.
Epperché vorrebbe che Andrew se la filasse mentre ello si fila me.
E quindi è gentilissima, mi fa le battute ma appena mi giro mi guarda malissimo.
Poi lui non nasconde granché questa preferenza quindi se un giorno leggete sul giornale che sono morta sapete subito dove cercare.

Il Dottore invece é geloso. Quando l'ha visto ha detto "Quello??? ma è vecchio!"
(il vecchio ha 5 anni più di lui)

Con tutta questa opposizione probabilmente diventeremo amanti.

Telefonata di mia madre 2

-Allora arriviamo venerdì sera. Mi fai trovare il lettino montato per favore? Così appena arriviamo ci butto dentro il Nano.

-Ci provo. Non so se sono capace. Sono riuscita a smontarlo solo ieri, il maledetto lettino. Lo odio. Già ho due dita che non si piegano…

-Cosa?

-Ma sì, dai , le mie due dita che non si piegano. Sarà la vecchiaia. E mentre lo smontavo mi si è ciccato anche il pollice.

-???

-Ma sì, il mio pollice opponibile non è più opponibile…

giovedì 26 novembre 2009

quando fingo di avere una carriera

Sono ad un convegno in Provincia. Si parla di Africa, cose da pensare, poche da fare. Io invece sono qui che penso che di cose da fare ne avrei eccome, se solo non fossi qui. Ieri ha suonato una testimone di geova cercando di convincermi che la tecnologia ci fa perdere tempo.
Sorella, volevo dirle, se non ci fossero lavatrici&co io sarei MORTA.
Invece l'ho cortesemente mandata a quel paese e sono tornata a preparare la cena per Maurone, il quale si è goduto il mio risotto e le tette della Stephie con identico piacere.

Dio li fa poi...

Il Dottore ha rubato un altro rotolo di sacchetti al supermercato.
Ogni volta che lo mando a fare la spesa torna a casa tutto orgoglioso con un rotolino.
Prima o poi lo beccheranno e spero non sia con me. L'omertà di una moglie é molto difficile da spiegare

venerdì 20 novembre 2009

non bene

Siamo in periodo di riflessioni.
Siamo, cioè io e la peggiore parte di me. Perchè quella che riflette è la parte più pericolosa. Inizia e non sa mai dove va a finire e con quali conclusioni.
Ad esempio, martedì dopo GAG, guardavo la Paola che parlava con un paio di mamme di qui e io mi sono sentita lontana, ma così lontana che non so se è perchè vorrei parlare il loro linguaggio e non ne sono capace oppure se c'è una parte di me che si rifiuta di entusiasmarsi per i saluti a scuola, per i lavoretti dei bambini, per chi sarà il prossimo rappresentante dei genitori (la Paola, ovviamente, fortemente pompata da mia suocera, la direttrice).
E mi ribello senza rabbia e indignazione ma solo con una grande tristezza, pensando a come potrebbe essere diverso se solo i nostri cervelli fossero un po' più sulla stessa lunghezza d'onda o se solo le mie amiche fossero qui. E non so quale delle due ipotesi sia la più remota dal momento che il mio cervello evidentemente non funziona bene e che le mie amiche sono un po' sparse tra qui e oltre manica e comunque tutte ad almeno 300km di distanza. Neppure la Strega viene più a Milano.
Mi riempie di malinconia pensare che non ho saputo mescolarmi meglio, diventare come loro oppure trovare qualcuno più simile a me. Dopotutto, non sono niente di speciale, non sono una specie rara, non sono meglio di loro.

mercoledì 18 novembre 2009

ti offro un caffè

“Vi offro un caffè. Anzi ve lo offre il Mostro. Ieri mi ha dato 80 centesimi”

“Strano, rambigo com’è non offre mai niente”

“A me una volta ha offerto un caffè”

“E infatti poco dopo l’hanno ricoverato in peritonite. Certe cose uno le somatizza”

venerdì 13 novembre 2009

mommy mistique

La prima parola del Nano
(a parte "mamma" che non dice più da quest'estate)
è stata: "chi è?".

Il che la dice lunga sul carattere del ragazzo.

desperate housewife

Ieri sera sono andata a teatro.
Come l'anno scorso, la Paola, la Isa ed io abbiamo fatto l'abbonamento.
La Isa lo fa da ormai otto anni. Beata lei. Paola ed io lo consideriamo il nostro secondo, disperato tentativo (il primo è GAG. Iniziato da un mese, abbiamo saltato 3 lezioni) di mantenere una vita sociale.
E ci siamo addormentate. CI SIAMO ADDORMENTATE.
Siamo crollate a mezz'ora dalla fine. Ci hanno svegliato gli applausi.
Adesso non solo non saprò mai come è andata a finire (chi ha avuto il coraggio di dirglielo, alla Isa?) ma si preannuncia anche una stagione difficilissima.

giovedì 12 novembre 2009

there's never just one cockroach

Sono nascosta nello studio per non farmi vedere dal Nano. Stamattina ho lavorato da casa ma adesso devo proprio andare in ufficio. Dopo tre anni ci siamo decisi a mettere su due lampadari e così sono stata ad aspettare i tizi che li dovevano montare tutta la mattina. Ovviamente non sono venuti. Interrogati in proposito hanno mormorato qualcosa sulla mancata consegna di un pezzo dal Veneto. Ottimo. Così mi ritrovo senza lampadari, senza pranzo e senza aver fatto la tabella per il Mostro che si incazzerà come una iera. Sento la Stephanie che ride di sotto. Ma quando tornano nella play room? Devo ancora vestirmi, truccarmi, pettinarmi e possibilmente rubare qualcosa di edibile dalla cucina. Ieri in un impeto di ottmismo ho comprato lo speciale della cucina italiana sui cibi invernali, pieno di lucide e invitanti fotografie di arrosti, minestre di farro, verdure al forno che adesso mi guardano dalla sedia accanto. Mhh che fame...

lunedì 9 novembre 2009

telefonata di mia madre

- allora, domani andiamo
- andiamo chi?
- io e la Paola, quella che abita vicino alla Lorenza, te la ricordi la Lorenza?
- no
- ma come no, quella che ti tagliava i capelli da bambina. comunque andiamo a prendere la bicicletta.
- che bicicletta???
- la teniamo d'occhio da un po', è lì da qualche giorno.
- mamma, non vorrai mica rubarla??!!
- non è rubare, lo ha detto anche don Giancarlo. è lì non serve a nessuno, a me invece sì
- mi sembra che il tuo senso morale si sia alquanto rilassato
- non dire sciocchezze. adesso vado, bacia il Nano, ciao.

venerdì 6 novembre 2009

bundle of joy

Entro in ufficio come una zombie e mi servono tre caffè solo per accendere il computer. Il problema non sarà oggi ma domani, quando il mio cervello si rifiuterà di alzarsi prima delle 11, mentre dovrò essere già attiva e reattiva per le 7.
Ogni donna che lavora e ha figli vede le crepe tra l'ideale della super donna che fa tutto (altrimenti sei una loser, non ce la fai) e la realtà fatta di corse, compromessi e un debito di sonno che si allarga manco fosse il debito del terzo mondo.
E il vero paradosso è che abbiamo vite talmente incasinate che quasi il lavoro diventa l'isola felice che ci tiene lontane dal caos domestico.
Ne parlo e ne riparlo anche con la Dirimpettaia che in questo periodo è particolarmente agguerrita e insoddisfatta. Ogni venerdì sogniamo ad occhi aperti e programmiamo il week end che vorremmo.
Poi ogni lunedì ci raccontiamo quello che è veramente successo.
Magari un giorno ce la faccio a riprendermi una vita sociale pressochè decente.

E' tardi, tardissimo

almeno per me che sono stata geneticamente programmata per spegnermi alle nove e mezza (da quando ho un figlio che mi tiene saldamente ancorata alla realtà, per dirla tutta, perchè prima non c'era nessuno a giudicare le mie performances diurne). Il Dottore mi ha salutato ed è andato a dormire. Io avrei una gran voglia di seguirlo ma il Mostro mi ha dato un progetto da finire per domani e quindi ciccia. Stasera super cena con i super ex colleghi del Dottore, PPP compreso. PPP è Pompous Patronising Prat nonchè super ex capo, il quale ha tenuto banco tutta la sera parlando di deliri gastronomici, lodando i tortelli e passando il dolce (peccato capitale) con la Viviana che mi guardava eloquente e la Stephie perplessa che io potessi frequentare tal gente. No, non la frequento, volevo dire, sto solo dando una cena, ma tantè. Sono talmente stanca che invece di scrivere di Libano vorrei fermarmi a capire le facce di oggi. La Strega, Andrea, la Dirimpettaia con cui mi scopro ogni giorno più amica.
E invece vado, se no non finisco più.

mercoledì 4 novembre 2009

Che poi volevo dire

Il Nano finalmente dorme, io avrei un sacco di tempo e di voglia(/e) ma il Dottore dov'è? A prendere l'aperitivo con i compagni delle elementari insieme alla Stephie. Non so, devo riflettere.

growing pains

Mio figlio vorrebbe essere alto 1.60. Lo capisco da come vuole sempre venire in braccio per farsi portare in giro a veder le cose. Evidentemente per lui le cose interessanti succedono a quell'altezza lì. E come dargli torto? in effetti non è che le prese e giochini di gomma abbiano tutto questo appeal. Quando sono tornata stava ballando in braccio alla Stephie. AC-DC credo, ho preferito non indagare. Erano tutti e due felici e contenti, hanno evidentemente fatto pace dopo la scena di gelosia di ieri, quando il Nano ha sorriso alla Giuse ("just because she can clap her hands and speak in italian" come mi ha detto la Stephie). C'è una specie di faida sotterranea tra la Stephie e la donna delle pulizie. La Giuse pensa di avere più esperienza con i bambini avendo cresciuto due figli, la Stephie non la soppporta perchè ogni volta accende l'aspirapolvere quando il Nano finalmente si addormenta.
Sono contenta che fossero tutti e due di buon umore perchè davvero la giornata al lavoro è stata infinita. Il Mostro non mi ha lasciato in pace un attimo alternando profferte di scopate galattiche al rammarico per i miei scarsi risultati lavorativi.
Ero lì alla scrivania che fissavo lo schermo ponderando l'idiozia maschile quando Andrea si è chinato e mi ha sussurrato all'orecchio "non dargli peso, sei molto bella". Il che mi ha lasciato con un brivido caldo lungo la schiena a ponderare sull'idiozia femminile.

venerdì 30 ottobre 2009

Sono in ritardo di almeno 20 minuti, spero che Stephanie, la nostra babysitter, non mi stia aspettando di sotto. Non c'è. Ottimo. Nascondo i sacchetti nell'antibagno e salgo di sopra dove mio figlio di 10 mesi mi sta aspettando. Il Nano mi accoglie con un sorriso sdentato e un'entusiasta manata in faccia mentre Stephie mi racconta la sua giornata. E' che oggi proprio non c'è l'ho fatta. Sono passata davanti al negozietto dietro l'ufficio, sono entrata e zac! In 15 minuti me ne sono ripartita con due sacchetti di roba e una nuova migliore amica, la proprietaria, Iole, che mi chiama amore e mi dà roba su roba da provare. Ormai mi sono data allo shopping compulsivo, veloce, famelico. Non l'ho ancora detto alla mia analista perchè ho paura di sapere che cosa significhi. Ignorance is bliss. Intanto mi ritrovo con 200 euro in meno che spero di giustificare al Dottore con l'esigua lunghezza dei vestitini che ho comprato. Lui apprezzerà di sicuro e non sarà l'unico. Già mi vedo il Mostro domani fare i soliti commenti. C'è da dire che a trent'anni, con un fisico provato da una gravidanza e dalla forza di gravità, una prende i complimenti da dove arrivano...