giovedì 26 agosto 2010

io lo dico per te

il Dottore insiste per attivarmi la carta di credito.
non ha ancora capito che in questi tempi di shopping compulsivo è, quantomeno, una mossa coraggiosa.

venerdì 20 agosto 2010

l'importanza della prima impressione

La Heidi ha 21 anni, bionda con gli occhi azzurri, viene da un micropaese nel centro esatto della Gemania, parla poco inglese e per ora sembra timida e discreta.
La prima sera che è arrivata l'ho fatta mangiare alle dieci, la seconda sera avevamo ospiti a cena ma è saltata la luce, ho perso il cellulare 3 volte e il Nano si è comportato come il diavolo.
Come dire, l'importanza di una buona prima impressione.
L'ho buttata sul ridere, dicendo che non siamo così male e lei ha risposto che ci dà una seconda possibilità e non sono sicura che fosse una battuta.

capodoglio mode: off

Ogni tanto riemergo anche io dalle profondità abissali in cui mi caccio.
è che scrivere, tutto sommato, mi manca.
Rientrata da poco in un ufficio deserto dopo due settimane di Puglia in cui è andato tutto bene finchè non mi sono inspiegabilmente trovata a litigare furiosamente con il Doctor sulla via del ritorno (nota personale for future reference: GROSSO errore se il viaggio dura più di due ore).
Comunque, sull'onda di una nota più allegra, mi sono anche un po' abbronzata, sono decisamente ingrassata almeno tre chili a forza di bruschette al pomodoro, sono riuscita a leggere un paio di Maigret e, dopo tutto, credo di aver ottenuto da questa vacanza tutto quello che potevo ottenere.
Oh, il Nano, simpaticissimo. Sì è intortato almeno tre bambine più grandi di lui, ha mangiato un sacco di sabbia e di gelati e ha persino fatto un mezzo bagno con i braccioli. La sera abbandonava la spiaggia salutando come il Papa al grido di "ciao amici!". Sono stata una madre orgogliosa del proprio prodotto educativo per due settimane.

Poi siamo tornati a casa ed è arrivata la baby sitter nuova. (Sì, la Inga se n'è andata. Sì mi dispiace ancora adesso. Avrei cacciato di casa il Doctor pur di tenermela ma niente, vuole studiare. Ho cercato di convincerla che non serve a niente ma lei è stata irremovibile).
Comunque. Adesso abbiamo una Heidi tedesca alla quale ho descritto mio figlio in termini entusiastici (happy baby, very sociable)è che si è trovata davanti un piccolo mostro che ha cacciato una scenata dietro l'altra, pianti, urla, NO a non finire.
E tra due settimane comincia la scuola.
Non so, qualcuno mi aiuti.