giovedì 4 novembre 2010

canotti

Non so da dove partire. Insomma, diciamo così. Se la mia testa fosse una stanza. Metti un giorno che sto riordinando. Apro cassetti, guardo fascicoli, trovo dei pacchettini di pensieri messi via. Avete presente quelle scatoline con una cordicella che se la tiri si gonfia all'improvviso un canotto da sei? Ecco. pensieri grandi come canotti da sei. Mi sa che io di cordicelle ne ho tirate un po' troppe. La mia testa è piena di canotti. Una fatica muoversi e provare a rinfilarli pezzettino per pezzettino nella loro rispettiva scatolina.
Questo per dire. Che non sono morta. Sto spostando canotti.

mercoledì 27 ottobre 2010

satori

Ho scoperto che ricevo più occhiate languide per strada con in mano una torta al cioccolato invece che la minigonna.

Non sono certa di che conclusioni trarne, a qualcosa penserò.

mercoledì 6 ottobre 2010

devo dirti un segreto

Sento il fortissimo impulso di dire ai perfetti sconosciuti che incontro in metropolitana che cosa potrebbero fare per migliorare il loro look.

Continuo a mentire ai miei colleghi su cosa io faccia in realtà in pausa pranzo.

Tolgo i caccoli del naso di Davide con le mani.

Ieri in ufficio ho fatto il minimo storico. Ero impegnata a pianificare la torta per la Strega (bottiglia di smalto per unghie, chanel, pink).

E' nata la mia nuova nipotina. Anche lei, come la prima, non mi dice niente.

Ho cominciato un corso di water fitness. Non mi piace, penso che morirò. D'altronde il culo moscio è inaccettabile.

Penso che proverò a lavorare.

lunedì 27 settembre 2010

mammafia, sacchette e bavaglini

Il Nano ha iniziato il nido.

Se non avessi il dubbio di essere ottenebrata dall'orgoglio materno direi che è il più espressivo e parlante di tutti.
Ma secondo me non mi sbaglio di molto.

Lui sta bene, gioca, ha una passione smodata per un passeggino rosso per il quale litiga con Agnese, la figlia della mia amica Paola. Per ora si menano alla pari, poi si vedrà.

Il primo giorno di inserimento una mamma ha fatto foto per un'ora. Quante foto puoi fare ad un nano obeso di un anno?
"oh, guarda amore, questo eri tu il primo giorno di nido" "e qui eri tu 5 minuti dopo. e qui 3 minuti dopo". Oddio.

Ho scoperto con un brivido gelato lungo la tempia che c'è una gara non scritta per il livello di ricamo delle sacchette e dei bavaglini.
Ai bambini non gliene frega niente, le mamme si giudicano ferocemente.
"pensa che LEI non ha nemmeno dedicato un po' di tempo a ricamare la sacchetta di suo FIGLIO... io quest'estate sotto l'ombrellone ho fatto una margherita...io un drago che sputa fuoco...io il ritratto della nonna morta, sai ci era così affezionato"

Qui urge un'azione contenitiva altrimenti mi sa che non ne esco viva.
Dovrei avere ancora da qualche parte i bavaglini che zia Cocaina ha ricamato pre-nascita del Nano.
Potrei anche spacciarli per miei, no?

it's not my favourite but I think you can eat

che è la frase che la Heidi ha pronunciato una sera a cena davanti all'ossobuco con piselli e che rimane un po' la frase emblema di questo periodo.

giovedì 26 agosto 2010

io lo dico per te

il Dottore insiste per attivarmi la carta di credito.
non ha ancora capito che in questi tempi di shopping compulsivo è, quantomeno, una mossa coraggiosa.

venerdì 20 agosto 2010

l'importanza della prima impressione

La Heidi ha 21 anni, bionda con gli occhi azzurri, viene da un micropaese nel centro esatto della Gemania, parla poco inglese e per ora sembra timida e discreta.
La prima sera che è arrivata l'ho fatta mangiare alle dieci, la seconda sera avevamo ospiti a cena ma è saltata la luce, ho perso il cellulare 3 volte e il Nano si è comportato come il diavolo.
Come dire, l'importanza di una buona prima impressione.
L'ho buttata sul ridere, dicendo che non siamo così male e lei ha risposto che ci dà una seconda possibilità e non sono sicura che fosse una battuta.

capodoglio mode: off

Ogni tanto riemergo anche io dalle profondità abissali in cui mi caccio.
è che scrivere, tutto sommato, mi manca.
Rientrata da poco in un ufficio deserto dopo due settimane di Puglia in cui è andato tutto bene finchè non mi sono inspiegabilmente trovata a litigare furiosamente con il Doctor sulla via del ritorno (nota personale for future reference: GROSSO errore se il viaggio dura più di due ore).
Comunque, sull'onda di una nota più allegra, mi sono anche un po' abbronzata, sono decisamente ingrassata almeno tre chili a forza di bruschette al pomodoro, sono riuscita a leggere un paio di Maigret e, dopo tutto, credo di aver ottenuto da questa vacanza tutto quello che potevo ottenere.
Oh, il Nano, simpaticissimo. Sì è intortato almeno tre bambine più grandi di lui, ha mangiato un sacco di sabbia e di gelati e ha persino fatto un mezzo bagno con i braccioli. La sera abbandonava la spiaggia salutando come il Papa al grido di "ciao amici!". Sono stata una madre orgogliosa del proprio prodotto educativo per due settimane.

Poi siamo tornati a casa ed è arrivata la baby sitter nuova. (Sì, la Inga se n'è andata. Sì mi dispiace ancora adesso. Avrei cacciato di casa il Doctor pur di tenermela ma niente, vuole studiare. Ho cercato di convincerla che non serve a niente ma lei è stata irremovibile).
Comunque. Adesso abbiamo una Heidi tedesca alla quale ho descritto mio figlio in termini entusiastici (happy baby, very sociable)è che si è trovata davanti un piccolo mostro che ha cacciato una scenata dietro l'altra, pianti, urla, NO a non finire.
E tra due settimane comincia la scuola.
Non so, qualcuno mi aiuti.

venerdì 2 luglio 2010

Up to now

Fa caldo. E questa già da sola sarebbe un’ottima scusa per la mia latitanza. Ma siccome non è sempre stato caldo, ecco cosa è successo nel frattempo. Almeno quello che ricordo che l’età si fa sentire.
Sono stata al mare una settimana con la Milla e il Nano. Aggiungerò pochissimo, solamente quanto io mi senta privilegiata nell’avere un’amica così, con la quale non ho una faccia da tenere, né l’obbligo della conversazione. Agio assoluto. Al che mi dico spesso che è ben triste doverne fare senza.
Durante detta settimana il Dottore ed io abbiamo litigato come dei pazzi. Tanti giorni e tante sedute dopo ho deciso di rimandare il divorzio e di fare qualcosa per me. Ad esempio, uscire a cena. Ho chiesto a Paolo, l’amico purtroppo on the other side, di portarmi a ballare. Faccio shopping. Mi incremo tutte le sere. Ho comprato un paio di orecchini da zoccola turca (5€ alla banchetta cingalese). Sto per regalarmi con i soldi del Dottore un ciclo di massaggi.
Funziona? Non so nel lungo termine, per ora mi sento molto meglio.

Oh. La Paola è incinta. Del terzo.
Anche la Michi degli Enrichi è incinta. Maschio anche lei.
Per fortuna, io ho cominciato a prendere la pillola che non si sa mai.

La Inga è sempre più figa e sempre più abbronzata. L’altro giorno mi ha chiesto se mi dispiaceva che girasse in short per casa ma “it’s sooooo hot!”. “not at all” le ho detto ma ho pensato che le prossime 4 sedute le scalo dal suo stipendio.

giovedì 3 giugno 2010

Mi sei mancato da morire per un sacco di tempo, se proprio te lo devo dire

"Era tutto incasinato sì.
Ma io mi ricordo quei mesi come qualcosa di spettacolarmente felice.
Ho solo dei bei ricordi, finché non te ne sei andata."

oh mamma

Ieri sono andata a comprare un costume per quest'estate.
NESSUNO dovrebbe essere messo di fronte alla verità in modo così brutale.

lunedì 31 maggio 2010

Temo abbia ragione

Andrea è tornato.

“Amorhe, vuoi un biscotto?”
“Tessoro, no, lo sai che non mi piacciono i dolci”
“Vedi, ecco perché io e te non saremo mai amanti, perché non ti piacciono i dolci”
“No. Ecco perché a te piacciono i dolci. Perché non siamo amanti”

a che punto stiamo

Stiamo in fermento da lavori in corso. Più che altro di restauro.
L’arrivo esplosivo dell’estate ha fatto emergere un confronto impietoso tra la sottoscritta e la Inga.
Questa arriva alta, bionda, abbronzata, con due tette ipnotiche, delle minigonne very mini proprio mentre io, dopo un solo mese di pillola mi ritrovo con la ritenzione idrica di una mucca incinta e il mio solito pallore da morta.
Di un avvilente che non vi dico.
E mentre fingendo nonchalance giustifico la sua presenza a quelle che mi dicono “ma comeee?? Ti tieni una così in casa???” ribattendo “ ma no sai, è bravissima e poi è un bello stimolo a non lasciarsi andare…”, medito doppia strategia.

Strategia 1:
Somatoline, elettrostimolatore (macchina per il culo, troppo time consuming). Massaggi dai cinesi?

Strategia 2:
“Inga, tesoro, would you like this tortino al cioccolato doppio burro?”
“oh, thank you, it’s delicious!”
“you are welcome, dear, prendine pure un altro”

giovedì 22 aprile 2010

E mi piacerebbe che ogni tanto facessi qualcosa di meno distruttivo.

martedì 20 aprile 2010

royally fucked up

Non scrivo da tanto tempo, troppo, e questo non va bene. Non va bene perchè poi i pensieri nella mia testa sono come un'autostrada trafficata e senza senso, e io mi ritrovo a fissare lo schermi chidendomi di cosa dovrei scrivere...già di cosa dovrei scrivere?

potrei dirvi che siamo tornati a Milano dopo un viaggio faticoso ma che ci è andata meglio di tanti altri e che il Nano ricorderà di Istambul probabilmente solo gli innumerevoli gatti randagi ("mao!")

che mentre stavamo visitando l'Aghia Sofia ho visto una donna, tutta vestita di nero, di quelle ricoperte da capo a piedi con un tunicone, truccata e ingioiellata, blackberry in mano, e vicino a lei c'era il marito che le mostrava una delle finestre. E ho avuto un tuffo gelato al cuore, perchè questa donna, che per i nostri standard occidentali è una povera sfigata oppressa, io questa donna l'ho invidiata, perchè il marito la guardava in un modo in cui io non mi sono mai sentita guardata dal Dottore e allora sono tornata a casa e davanti allo specchio ho pianto.

Essere me è essere molte cose, ma è soprattutto come camminare in un bosco. Al contrario di come è la mia vita quotidiana, il bosco della mia testa è un posto silenzioso, non ci sono uccelli che cantano o un ruscello lontano. Spesso è freddo ma, soprattutto, è molto solitario. Quasi nessuno sa che esiste. Certe volte ci sono delle radure, a volte c'è il sole. A volte mentre cammino mi fermo, mi siedo sotto un albero e sono incapace di proseguire perchè la memoria delle radure di sole non mi è sufficiente ed è come se avessi la sensazione che non ce ne saranno mai più sul mio cammino. Questa angoscia è quella che mi fa mettere in dicussione tutta la mia vita: quello che ho scelto, il mio matrimonio, la mia capacità di essere madre, i rapporti che ho, tutto.

non so più che cosa sia vero.

però ho un'innaturale speranza, che ci sia qualcosa più importante delle cose tristi che sono nella mia testa e che un giorno queste non abbiano più su di me tutto il potere che hanno adesso.

sabato 17 aprile 2010

avete presente quella pubblicità dell'ìmodium che faceva...
"Giulia ha la diarrea...4 appuntamenti di lavoro cancellati, un aperitivo con le amiche saltato, la lezione di tennis rimandata..."

Ecco: siamo bloccati a Istambul con un Nano con la bronchite, appuntamento con la ginecologa faticosamente fissato tre mesi fa, corso di cucina e non parliamo del lavoro che mi viene male, tutto saltato. E nessun equivalente dell'Imodium in vista...

venerdì 2 aprile 2010

volevo anche dirvi

che sono andata a rileggere alcuni post del blog vecchio.
ero decisamente più simpatica prima.

Easter Bunny

Nonostante le previsioni c'è il sole e il Dottore spera ancora di riuscire ad accendere il barbecue per il pranzo di Pasqua.
Domenica pranziamo con i Manci, domenica sera arrivano Stan e Gisele con pupo gigante al seguito e partiamo per il mare per una settimana.

Per il resto ho deciso di concentrarmi attivamente sulla preparazione di pranzi, cene, dolci e biscotti invece che su tutto quello che mi sembra problema.

Buona Pasqua a tutti, soprattutto a chi, come me, non si è preparato per niente perdendosi in un mare di distrazione. Come dice la Strega, non è mai troppo tardi e c'è speranza per tutti. Quindi anche, e soprattutto, per me.

lunedì 29 marzo 2010

mi piaci uh, ha ha

mi piacciono i fogli di carta bianchi e i quaderni nuovi, mi piacciono i tulipani, mi piacciono le persone a cui piacciono i cani, mi piacciono i buoni libri che non riesci a smettere nemmeno se hai altro da fare, mi piace fare le torte, mi piace chi ti abbraccia forte, mi piacciono i baci, tanti di quelli con la lingua, mi piace provare nuovi ristoranti, mi piacciono le canzoni che ti ricordano qualcosa anche se è triste, mi piacciono i cactus specialmente quelli tondi, mi piacciono i biscotti al cioccolato, mi piacciono i piumini morbidi e i vestiti leggeri, mi piace il mare sempre anche d'inverno

giovedì 25 marzo 2010

devo dirti un segreto 2

Sto bene solo nei posti di transizione.
E' un bel casino, se ci tieni a far radici.

mercoledì 24 marzo 2010

mercoledì 17

Cara C.


Quando per la prima volta non facevi la splendida
ed eri mia di tenerezza infinita.
Non ti avrei mai augurato il dolore e la rabbia
(i tuoi occhi, mioddio i tuoi occhi)
ti guardavo e avrei voluto abbracciarti il cuore.
Tu non lo sai
ma io non ti ho mai voluto bene come mercoledì.

allora...

…a parte qualche refuso sto discretamente bene. Devo solo essermi persa qualche puntata della mia vita, ma, come dire, posso sempre guardarla dopo. Tanto registro tutto. Sono impegnata. Non ho tempo neanche per pensare.
Che succede? Niente succede, ma tutto prende uno spazio mentale enorme.

In ufficio bene, niente fuochi d’artificio ma interessante;

Col Dottore bene, niente fuochi d’artificio ma interessante;

Il Nano cresce, dice ogni tanto sì, molto spesso no…dice ciao, ciuccio, prosciutto, mamma, papà, dada, nonna, nonno, basta, chicca, torta, Pat (il suo cartone preferito). A gesti dice latte, more, nanna, no, mangiare. A mugolii tutto il resto. Ha un orso più grande di lui (“Po!”) e uno piccolo (“Pa”!) che ricopre di equo affetto. Gli piace leggere “Spot” prima di andare a letto e “Diddy the dinosaur”, “gli animaletti” e “guess how much I love you” durante il giorno con la Inga.

A proposito, la Inga sta bene. Figa è sempre figa. Con Davide è sempre più brava. Inoltre si è data alla vita sociale: va in discoteca, aperitivi a fiume, lezioni di salsa. Abbiamo conosciuto i suoi genitori e mi sono piaciuti, gentili, allegri, alla mano. Ieri sera ha cucinato per noi. Non so che aggiungere. Quando deciderà di lasciarci le proporrò di rimanere per sempre.
Piuttosto butto fuori casa il Dottore.

martedì 2 marzo 2010

satori

Il Dottore è tornato e un po' mi ha dato fastidio.
Non gli ho mai voluto così bene come quando era lontano.
Devo riflettere.

giovedì 25 febbraio 2010

anna verrà e sarà una giornata piena di sole...

Stamattina mi sono svegliata contenta come non accadeva da settimane, forse mesi.
Ero piena di energia nonostante aver fatto tardi ieri tra pulire casa, macchina da culo, doccia, maschera e crema rassodante… eh sì, care amiche, la rivoluzione è incominciata e non finisce qui.
Questo fine settimana torno nella ridente cittadina romagnola e mi faccio manicure, pedicure nonché parrucco da Matteo, il parrucchiere passatomi dalla Strega che sembra frocio ma non è (e prende trenta euri secchi in meno della mia parrucchiera).
È che approfitto dell’assenza del Dottore per fare le cose che mi piacciono, per me, solo per me.
Poi oggi c’è il sole, i crochi sono fioriti in giardino e io mi sento leggera leggera.

mercoledì 24 febbraio 2010

trauma

conversazione serale con la Inga sulla vecchiaia (circa 30 anni, quindi). Sbattendo i suoi occhioni da bambi mi fa:
- oh, don't worry, you are STILL cool

Così stamattina sono corsa in farmacia a comprare la crema rassodante.

Mi è venuta la depressione, giuro.

martedì 23 febbraio 2010

invecchio

Ieri sera, dopo una lunga, inestimabile telefonata con Mo (mio tutor dai tempi di O. nonchè grande amico), ho avuto la brillante idea di leggere "Amabili resti" prestatomi dalla Inga.
All'una di notte ero lì che faticavo a prendere sonno cercando di pensare ad una valida strategia nel caso fosse entrato un maniaco in casa.

lunedì 22 febbraio 2010

sola

Il Dottore è partito stamattina per una settimana tra Parigi e Maastricht.
Mi si prospettano orizzonti di inebriante libertà, come cenare sul divano guardando uno dei tanti film che languono nel cassetto perché giudicati “inguardabili”, mangiare marshmallows senza sensi di colpa, leggere a letto per ore la sera e, se davvero mi sento temeraria, fumare una sigaretta dopo cena.

ve l'ho detto?

Diversi eventi notevoli sono successi questo week end.

Number one, ha gubbiato da noi Camillo, il cugino del Doctor nonché membro da me preferito della famiglia. Camillo arriva portando sempre con sé dei cioccolatini e l’immagine di una vita diversa, piena di viaggi in posti interessanti e lontani, un interesse sincero per tutto quello che ci accade e la promessa di una pronta ospitalità non appena ci decideremo a visitare la sua casa di Berlino dove ci aspetta anche la sua bellissima fidanzata Dorotea detta Dodo.

Number two, la Cognata ha traslocato sabato. Dopo molto tentennare e rimandare, ha preso su il Cognato, la simpatica Nipote e il Minuscolo Inquilino per trasferirsi dall’altro lato della città. Le conseguenze di questo atto non sono ancora interamente prevedibili. Sicuramente non ho più nessuno a cui chiedere lo zucchero ma quello che più mi preoccupa è cosa succederà ora sul fronte Suoceri.

Numbert three, sabato si è sposato Stefano, l’amico grasso del Doctor al quale io voglio molto bene, con tale Irene, anche lei in carne e anche lei depositaria del mio affetto. L’unica cosa che li sminuisce un po’ ai miei occhi, per null’altro che pura invidia, è che i maledetti se ne vanno in Polinesia.

venerdì 19 febbraio 2010

Devo dirti un segreto

Piove da ormai non so più quanti giorni e io sono morta.
Grigio, asfalto, bagnato, grigio, smog, freddo, grigio, disagio, grigio, grigio, grigio.
Sto lavorando poco e male, vorrei passare le mie giornate a fare altro o forse neppure.
Andrea è partito ieri e la sua presenza leggera mi manca quanto non avrei immaginato.

lunedì 15 febbraio 2010

wishful thinking

Sabato sono venute da me la Paola con le bimbe.
Mentre eravamo intente a prendere il tè, chiacchierando incuranti del disordine e dei giochi rumorosi dei bambini, è passata mia suocera che si è messa subito a parlare con Paola delle bimbe, della scuola, delle maestre.
Secondo me ha desiderato fortissimamente avere Paola come nuora al posto mio..

giovedì 11 febbraio 2010

Niente succede per caso

Mia cognata è incinta.
Sono contentissima di questo nuovo, lunghissimamente atteso bambino che avrà tanti meriti, non ultimo quello di nascere a Settembre ed impegnare quindi mia suocera proprio nelle settimane in cui il Nano dovrebbe fare l'inserimento al nido.

cena austriaca

Ieri la Inga ha cucinato per noi una cena austriaca tipica.
Il cibo non mi ha entusiasmato tantissimo, eh, PURTUTTAVIA quando sono tornata a casa il Nano aveva già cenato, la nostra cena era quasi pronta e nel tempo che ci ho messo a trasformarmi da farfalla (vestita da ufficio) a bruco (tuta diserotizzante casalinga) la tavola era apparecchiata con tanto di tovaglioli di carta piegati a cigno sul piatto.
Se non mi faccio prendere dai sensi di colpa per non raggiungere cotanta precisa efficienza le chiedo di fermarsi per sempre con noi.

mercoledì 10 febbraio 2010

io non so nuotare

e mai titolo di blog fu più azzeccato.

Vorrei avere delle certezze granitiche in merito ad un paio di cose, che so, il mio lavoro, il mio matrimonio, chi sono.
Faccio cose che sono così lontane dall'dea che ho di me che non so se cambiare l'idea o cambiare azioni.

Comunque. Ho deciso che ci sono alcuni goals che posso cercare di raggiungere nel breve termine...che so, mettermi in forma per la prova bikini.
Per la verità, non ce l'ho mai fatta in 30 anni ma non si sa mai, nonostante le apparenze sono un'inguaribile ottimista e quest'anno parto in anticipo.
Allora, dieta, somatoline e macchina per il culo.
Chi lo fa con me?

mens sana in corpore sano

è una grandissima cazzata.
Io non sono mai stata così figa
e al contempo
non ho mai avuto cervello più marcio.

martedì 2 febbraio 2010

Conta su di me

Ricevo l'ennesima e-mail. Leggo una parola sì e quattro no, fino all'ultima riga: “Chiedi pure ad A per i dettagli".

Ukkaz.

Che vuol dire “Chiedi pure ad A per i dettagli"???
Rileggo la mail. Io non so nulla.

Odio il Mostro.
Da chissà dove sta spedendo mail a sconosciuti su progetti a me ignoti, mettendomi in copia e delegandomi le cose da fare.

Lo chiamo.

- “Io non so nulla di questo progetto, cosa dico a questo tizio se mi cerca?”
- “Non preoccuparti, sa tutto lui. E non è detto che chiami.”
- “Ok, non mi preoccupo, ma non so nulla di tutto questo. E poi stavo preparando la tua presentazione quella che…”.
- “Ottimo, così la vedo domani
(domani????)
- “Ok. ma quindi a questo...
- “Non preoccuparti. Devo andare. Ciao.”
Clic.

Allora. Sono ormai giorni che ricevo e-mail su argomenti a me ignoti, tenendomi sul vago ma professionale (???) conscia di una piena incompetenza che non sono neanche sicura di mascherare bene.

Tra un po' mi ammalo, me lo sento.

Allora...

Ho scoperto stamane che tutte, ma proprio tutte quelle del mio corso pre-parto, tranne una sono di nuovo incinte.

Non so bene per quale motivo ma la notizia un po' mi sconvolge.

lunedì 1 febbraio 2010

la Sostituta

la Sostituta è arrivata.
È bellissima: alta, magra, bionda, ciglia da bambi, denti perfetti, tette ipnotiche, culo dritto. Sembra persino simpatica.
Per inciso, è uguale alla Inga di Frankenstain jr.

Persino il Dottore, che per la Stephanie non aveva mosso un muscolo, ha espresso soddisfazione.
Non mi resta che farla ingrassare come una balena.

lunedì 25 gennaio 2010

P.S.

Ho festeggiato il compleanno con una stupenda fioritura di brufoli.
E' il mio corpo che si ribella all'idea e mi ricorda che sono giovane DENTRO.


PS. ma due belle tette sode non era meglio???

Stralci da un sabato pomeriggio di shopping

“-stiamo tornando agli slip??”
-mi si è arricciata una palla e ho pensato che magari con gli slip non succedeva…”

“no guardi, la camicia grigia così mi fa troppo bancario d’assalto”

“non mi interessa se lo ha proposto Giorgio Armani, il colletto così è da frocio…”


PS. Il Dottore ha organizzato un party a sorpresa per il mio compleanno…quando siamo tornati a casa c’erano i Manci, la Francy, la Isa, la Mary e Giò, rispettivi pargoli e persino Gianca ammucchiati e sorridenti nel mio salotto. Sono rimasta senza parole, il che non è facile.

giovedì 21 gennaio 2010

perchè se non lo scrivo così non lo scrivo più

Allora, lo so che non scrivo mai e invece vorrei non vorrei ma se vuoi (puoi). Qual'è il punto, che non ho più tempo, non ho più vita.
Ho ricominciato a lavorare full time e sono entrata nella schiera delle mogli e madri isteriche e lavoratrici che tornano a casa alle sette e mezza la sera e poi devono nutrire il Nano, nutrire il Dottore, nutrire la baby sitter Angelica Salvavita, fare le lavatrici, fare il bagnetto al Nano, rifare il letto, pulire la cucina, fare la spesa, mettere a posto e tutte quelle cose che fanno delle mie ore a casa un secondo lavoro full time. (e il Dottore che mi dice "amore sei sempre di corsa". e mia suocera che mi dice "l'ho visto stanco" stanco, lui???)

Allora...update per il mio futuro Alzheimer.

A Oxford tutto bene. Visto la mia città preferita, visti gli amici, visto il bambino gigante degli amici che ha cercato con aplomb inglese di strangolare il Nano. Fatto shopping (baby GAP), vista la casa della Lalli che si è sposata e ivi trasferita. Desiderato moltissimo fare lo stesso. Non ho quasi permesso al mio cuore di desiderarlo, ma esso lo sapeva già da solo.

Per Natale il Dottore mi ha regalato la macchina tipo stepper per fare bello il culo. Apprezzo il regalo, adesso devo solo crearci intorno la vita adatta.

Sto attraversando un periodo di profonda, totale insofferenza per i miei suoceri. Loro sono insopportabili. Devo purtuttavia riconoscere che anche io come nuora devo essere niente male.

Sto attraversando un periodo di profonda, totale insofferenza anche per il Dottore, gli amici e la mia vita qui. Ma questa è un'altra storia per cui tedio un orecchio pagato tre volte a settimana.

Angelica Salvavita, la morosa di mio fratello che ha accettato di fare da baby sitter al Nano per tre settimane in attesa della Sostituta, è semplicemente meravigliosa. Il Nano è innamorato perso e anche io devo confessare che la vita sarà molto difficile senza di lei.