giovedì 22 aprile 2010

E mi piacerebbe che ogni tanto facessi qualcosa di meno distruttivo.

martedì 20 aprile 2010

royally fucked up

Non scrivo da tanto tempo, troppo, e questo non va bene. Non va bene perchè poi i pensieri nella mia testa sono come un'autostrada trafficata e senza senso, e io mi ritrovo a fissare lo schermi chidendomi di cosa dovrei scrivere...già di cosa dovrei scrivere?

potrei dirvi che siamo tornati a Milano dopo un viaggio faticoso ma che ci è andata meglio di tanti altri e che il Nano ricorderà di Istambul probabilmente solo gli innumerevoli gatti randagi ("mao!")

che mentre stavamo visitando l'Aghia Sofia ho visto una donna, tutta vestita di nero, di quelle ricoperte da capo a piedi con un tunicone, truccata e ingioiellata, blackberry in mano, e vicino a lei c'era il marito che le mostrava una delle finestre. E ho avuto un tuffo gelato al cuore, perchè questa donna, che per i nostri standard occidentali è una povera sfigata oppressa, io questa donna l'ho invidiata, perchè il marito la guardava in un modo in cui io non mi sono mai sentita guardata dal Dottore e allora sono tornata a casa e davanti allo specchio ho pianto.

Essere me è essere molte cose, ma è soprattutto come camminare in un bosco. Al contrario di come è la mia vita quotidiana, il bosco della mia testa è un posto silenzioso, non ci sono uccelli che cantano o un ruscello lontano. Spesso è freddo ma, soprattutto, è molto solitario. Quasi nessuno sa che esiste. Certe volte ci sono delle radure, a volte c'è il sole. A volte mentre cammino mi fermo, mi siedo sotto un albero e sono incapace di proseguire perchè la memoria delle radure di sole non mi è sufficiente ed è come se avessi la sensazione che non ce ne saranno mai più sul mio cammino. Questa angoscia è quella che mi fa mettere in dicussione tutta la mia vita: quello che ho scelto, il mio matrimonio, la mia capacità di essere madre, i rapporti che ho, tutto.

non so più che cosa sia vero.

però ho un'innaturale speranza, che ci sia qualcosa più importante delle cose tristi che sono nella mia testa e che un giorno queste non abbiano più su di me tutto il potere che hanno adesso.

sabato 17 aprile 2010

avete presente quella pubblicità dell'ìmodium che faceva...
"Giulia ha la diarrea...4 appuntamenti di lavoro cancellati, un aperitivo con le amiche saltato, la lezione di tennis rimandata..."

Ecco: siamo bloccati a Istambul con un Nano con la bronchite, appuntamento con la ginecologa faticosamente fissato tre mesi fa, corso di cucina e non parliamo del lavoro che mi viene male, tutto saltato. E nessun equivalente dell'Imodium in vista...

venerdì 2 aprile 2010

volevo anche dirvi

che sono andata a rileggere alcuni post del blog vecchio.
ero decisamente più simpatica prima.

Easter Bunny

Nonostante le previsioni c'è il sole e il Dottore spera ancora di riuscire ad accendere il barbecue per il pranzo di Pasqua.
Domenica pranziamo con i Manci, domenica sera arrivano Stan e Gisele con pupo gigante al seguito e partiamo per il mare per una settimana.

Per il resto ho deciso di concentrarmi attivamente sulla preparazione di pranzi, cene, dolci e biscotti invece che su tutto quello che mi sembra problema.

Buona Pasqua a tutti, soprattutto a chi, come me, non si è preparato per niente perdendosi in un mare di distrazione. Come dice la Strega, non è mai troppo tardi e c'è speranza per tutti. Quindi anche, e soprattutto, per me.